Per una parola un uomo viene spesso giudicato saggio,
e per una parola viene spesso giudicato stupido.
Dunque dobbiamo stare molto attenti a quello che diciamo.
Confucio, filosofo cinese
ADDENDA ALLE PARTI SETTIMA E OTTAVA
Si è detto sia nella parte relativa all’esame, sia nella parte relativa alla tesi di laurea che per ottenere risultati soddisfacenti, lo studente strategico dovrà sviluppare il linguaggio specifico, cioè quello proprio della determinata materia o disciplina che sta studiando.
L’abilità di possedere un buon linguaggio tecnico è spesso sottovalutata, poiché lo studente talvolta privilegia altri aspetti dello studio: padroneggiare i contenuti, conoscere tutti o il maggior numero degli argomenti indicati dal docente, prevedere le domande più ricorrenti e concentrare lo studio sui relativi temi. Tuttavia, si è detto più volte nel libro, come una eccellente esposizione conduca a “fare la differenza” durante l’esame (sia esso orale o scritto: stesura di un elaborato) ed anche durante la discussione della tesi di laurea. Così, come è fondamentale curare a livello quasi maniacale gli aspetti sintattici e comunicativi (la corretta coniugazione dei verbi, la fluidità dell’esposizione, il tono della voce, la gestualità e la postura), parimenti deve essere posta una particolare attenzione nell’utilizzo del linguaggio specifico.
Lo studente universitario si trova, infatti, in un contesto specialistico ove il docente (o la commissione di laurea) si aspetta una perfetta padronanza dei contenuti, che cioè costui conosca la materia e l’argomento richiesto, e ciò passa anche attraverso una efficace e rigorosa esposizione.
Quindi, può essere utile domandarsi: come si sviluppa la padronanza del linguaggio specifico proprio di una determinata disciplina (ad es. della cardiologia, del diritto civile, dell’ingegneria meccanica)?
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