CONSIGLI ECCELLENTI PER VIVERE D’ISPIRAZIONE IL 2024

Kevin Kelly ha scritto un piccolo ma eccellente libretto che contiene “Consigli per vivere”, scritti in occasione del suo sessantesimo compleanno. Ne abbiamo selezionati ventidue, aggiungendo sotto qualche nostro commento. Ci auguriamo siano d’ispirazione per questo Nuovo Anno.
Non sono in ordine di importanza, ma in base anche al proprio vissuto e alle proprie ispirazioni ciascuno potrà percepire come più significativo un consiglio o un altro.

vivere meglio

  1. Essere entusiasti vale 25 punti di Q.I.
    L’entusiasmo costituisce la più potente delle nostre emozioni positive, vive della correlazione tra le risorse istintuali più basilari del nostro apparato cerebrale e le sue funzioni più alte; può unire congruentemente energia, passione e razionalità, se impariamo a suscitarlo e padroneggiarlo, e così creare un utile sommovimento fisico e mentale che aiuta a percepire appieno la potenzialità della nostra vita e apportarle miglioramento.
    Le sue caratteristiche sono state molto ben delineate da Francesco Alberoni, l’illustre sociologo scomparso recentemente: “L’entusiasta è un infaticabile sognatore, un inventore di progetti, un creator di strategie, che contagia gli altri con i suoi sogni. Non è cieco, non è incosciente. Sa che ci sono difficoltà, ostacoli talvolta insolubili. Sa che su dieci iniziative, nove falliscono. Ma non si abbatte.
    Ricomincia da capo, si rinnova. La sua mente è fertile. Cerca continuamente strade, sentieri alternativi. È un creatore di possibilità”. Ecco perché l’intelligenza che si nutre dell’entusiasmo ne trae grande beneficio, tanto da guadagnare un grado di punteggio di Q.I. di grande rilevanza.
  2. Possiamo fare sempre meglio del nostro punto di partenza. Non c’è limite al miglioramento.
    Come ci insegnano le ISO il miglioramento è continuo, senza limite. Anche quando la situazione è positiva. La sfida, per dirla con Luca Mazzucchelli, sta nel migliorare anche noi stessi un 1% ogni giorno.
  3. La gratitudine è una porta d’accesso alle altre virtù ed è una qualità che tutti possiamo coltivare.
    La gratitudine è uno strumento potente, basato su un valore importante che ci aiuta a vedere la vita con un’ottica positiva e ciò non solo migliora il nostro livello di serenità ma al contempo riduce lo stress e l’ansia che minano il nostro benessere e, sul posto del lavoro, aumenta la nostra produttività. Vi è una ragione non solo psicologica ma anche scientifica del fenomeno: quando siamo grati il nostro corpo produce sostanze chimiche come la dopamina e la serotonina, che sono utili per migliore l’umore e disporci ad arricchire il nostro rapporto col mondo. La gratitudine, infine, favorisce la costruzione di rapporti interpersonali solidi e ciò aumenta la sensazione di sicurezza e di autostima.
  4. Il modo migliore per imparare qualcosa è cercare di insegnare ciò che si sa
    Perché è l’apprendimento attivo che ci permette di imparare veramente. Come insegna Matteo Salvo la differenza sta nel subire le informazioni o nel governarle.
  5. La puntualità è segno di rispetto
    Gli imprevisti possono capitare a tutti, ma devono costituire un’eccezione. Essere costantemente in ritardo agli appuntamenti è decisamente una mancanza di rispetto nei confronti di chi attende il nostro arrivo e le scuse non hanno alcun valore. La puntualità dunque è segno di buona educazione, non è un optional. Prendiamone atto e organizziamoci di conseguenza: calcolare bene i tempi di percorrenza nel traffico, preparare i documenti o lo zaino per tempo, vestirsi con calma. Neppure essere troppo in anticipo dimostra una buona organizzazione del tempo. La regola è quella dei 10 minuti; la tolleranza cioè è di 10 minuti prima e di 10 minuti dopo l’orario fissato per l’appuntamento.
    Non a caso la puntualità è definita dalla letteratura “la cortesia dei re”.

  6. Nulla è più dignitoso del prendersi la responsabilità dei propri errori: se sbagli, ammettilo. Avere questa consapevolezza produce cose straordinarie.
    Uno dei problemi più grandi della nostra società è che non sono poi tante le persone che nel lavoro e nella vita si assumono le loro responsabilità. Ma come dice Kelly riconoscere l’errore è il primo step per una crescita di valore.
  7. Sulla strada verso un grande obiettivo, celebra le vittorie più piccole come se ognuna fosse l’obiettivo finale. In questo modo, indipendentemente dal traguardo, sarai vincente.
    Gli obbiettivi sembrano a volte traguardi irraggiungibili, ma la scienza della motivazione ci insegna che scomporli è il primo segreto. Celebrare le vittorie, anche con il Team, è il secondo.
  8. Per arrivare a una buna idea, ne sono necessarie molte meno buone.
    La mela non cade sempre sulla testa portando in dolo la legge della gravitazione universale. Spesso per arrivare a una idea vincente ce ne vogliono molte altre prima. Ecco perché brainstorming e attività che generano idee sono fondamentali nelle organizzazioni e nei contesti aziendali.
  9. Non hai bisogno di più tempo, hai già tutto il tempo del mondo. Hai bisogno di più concentrazione.
    Viviamo in una società disseminata di stimoli e sollecitazioni, di inviti a passatempi e attività ludiche anche di breve durata e tutto questo provoca numerose, inevitabili distrazioni. Si pensi, primo fra tutti, al richiamo ripetuto e ormai inevitabile degli smart phone e dei social media che ci segue non solo nel tempo libero ma anche sul posto di lavoro. Tutto ciò riduce fortemente la nostra già labile capacità di concentrazione e il fenomeno si aggrava nel tempo ed è comune a tutte le fasce d’età. Ma come possiamo qualificare la concentrazione? Essa può essere definita come la “capacità di focalizzare le proprie energie mentali su un’unica cosa” e ciò, seppure non di semplice attuazione, risulta molto importante perché tale capacità ha ricadute importanti sulla produttività e nella vita quotidiana.
    Migliorare la concentrazione richiede molta pratica e positività mentale. Quando si sarà acquisita la nuova routine si potrà lavorare in modo più efficiente allargando altresì gli spazi per il tempo libero.
    Di seguito alcuni suggerimenti ed esercizi per migliorare la concentrazione:
    – allenare la mente risolvendo puzzle, esercizi di enigmistica o rompicapi impegnativi per trovarne le soluzioni;
    – provare lo yoga e la mindfulness per imparare ad isolare i pensieri;
    – organizzare le giornate e stilare elenchi per evidenziare attività e priorità, meglio visivi che discorsivi, perché molto più semplici da introiettare e memorizzare;
    – suddividere la giornata in intervalli di tempo caratterizzati da lavoro, poi ad attività piacevoli, e così via. Esistono App che si possono utilizzare per il monitoraggio dei tempi;
    – abbandonare l’idea del multitasking perché questo sposta troppo velocemente l’attenzione da un’attività all’altra;
    – utilizzare ambienti tranquilli, specie quando si lavora, per limitare le distrazioni;
    – dedicare al sonno un numero sufficiente di ore di riposo per evitare la stanchezza mentale;
    – in sintesi osservare, con continuità, uno stile di vita sano ed equilibrato.
  10. Fammi vedere il tuo calendario e saprò dirti le tue priorità. Dimmi chi sono i tuoi amici e saprò predire il tuo futuro.
    Jim Rohn diceva che siamo la media delle cinque persone che più frequentiamo. Non sono fisicamente, anche sui libri, sui mezzi di comunicazione.
    Da qui fatevi la domanda: le persone che frequento mi arricchiscono?

  11. Se il tuo obiettivo non ha un piano d’azione allora è un sogno.
    Ce lo insegnano le Aziende. Tante buone idee che rimangono nelle nuvole senza piani di azione. Dopo le idee ci vogliono i piani. Come ci insegnano le norme ISO.
  12. Per essere straordinari, leggete.
    La lettura, specie durante le prime fasi di apprendimento, costituisce un’attività molto più complessa di quanto si possa generalmente immaginare. Essa consiste in un vero e proprio atto globale e sistemico, che mobilita tutta una sinergia dinamica fra le varie aree di abilità e sviluppo della persona. Il processo di decodifica della parola, della frase, di un intero periodo o narrativa, è accompagnato a varie dinamiche interrelate che comprendono attenzione focalizzata, memoria associativa e di mantenimento, astrazione, ideazione, percezione, organizzazione visiva e spaziale tutte operanti all’unisono per giungere alla comprensione del testo.
    L’esercizio convinto, motivato ed efficace ci rende straordinari perché trovare piacere nella lettura e raggiungere la piena comprensione del testo è una combinazione straordinaria fra abilità cognitive e inclinazione al piacere della ricerca e della riflessione. La lettura è un punto di vista sul mondo, sulle cose, su di sé.

  13. L’efficienza è molto sopravvalutata e, al contrario, l’ozio è molto sottovalutato. Le domeniche, gli anni sabbatici, le vacanze, le pause, le passeggiate senza meta e il tempo libero sono essenziali per ottenere le migliori prestazioni in ogni campo. Una buona etica del lavoro richiede una buona etica del riposo.
    L’otium per i latini indicava il tempo libero, il riposo o la vita privata. Era otium il ritiro in campagna dell’ex console che, stanco delle lotte politiche si dedicava alla conduzione della propria villa, ma lo fu anche il buen retiro dell’Imperatore Tiberio nell’isola di Capri, dalla quale per anni governò Roma. In tutte le accezioni latine di otium mancava quella denotazione negativa che caratterizza invece la parola italiana .La filosofia antica si interessò a lungo dell’otium, in particolare il movimento degli stoici e degli epicurei: il DE OTIO di Seneca (62 d.c.) è un capolavoro di retorica; procedendo nelle varie argomentazioni, egli conclude che l’otium è il massimo del negotium ovvero questo diventa il momento della riflessione sui grandi valori che il saggio conduce non solo per se stesso ma anche per gli altri e dunque l’otium costituisce un’attività (negotium) elevata della specie umana. Nel significato moderno, data una nuova consapevolezza sull’importanza di una sosta dalla frenesia della vita, l’ozio deve rappresentare un periodo di decompressione da dedicare alle nostre passioni per tornare più rilassati, motivati e produttivi agli impegni in agenda.
  14. Critica in privato, loda in pubblico.
    Si tratta di un aforisma molto conosciuto che tende ad individuare una delle fondamentali qualità di un leader che dovrebbe essere una guida per i suoi collaboratori e che quindi non li dovrebbe mai umiliare ma, al contrario, guidarli e se necessario correggerli con tatto e rispetto per non ferire la loro sensibilità e autostima. Forse si rifà a un famoso detto latino di non certa attribuzione (forse di Seneca, Catone o Publio Sirio) che recita…”Amicum secreto admone, palam lauda” (ammonisci l’amico in segreto, e lodalo in pubblico) ed è un consiglio davvero prezioso sul piano operativo nonché sul senso di appartenenza e di valore all’interno del gruppo.
  15. Quando pensate di mollare fatene altri cinque: cinque minuti in più, cinque pagine in più, cinque gradini in più. E poi ancora. Può essere che così facendo andrete avanti all’infinito, ma anche fermandovi ne avrete fatti cinque in più. Dite a voi stessi che mollerete domani, non oggi.
    La disciplina e la costanza, trainate dalla forza di volontà, permettono di portare a termine un progetto a medio, lungo termine anche quando non ne siamo più entusiasti o motivati e quindi costituiscono la chiave per raggiungere gli obiettivi prefissati, in ogni ambito della vita. Sogni ed ambizioni, senza tali spinte, rimangono solo delle aspirazioni. Pensiamo allo sport; un atleta anche se dotato, senza un incessante allenamento non raggiungerà mai gli obiettivi fissati dalla società sportiva né potrà migliorare nel tempo; anche i nomi illustri della scienza hanno rivelato che senza costanza, senza disciplina e resilienza di fronte agli insuccessi mai avrebbero raggiunto gli obiettivi pianificati.
  16. Otterrai risultati dieci volte migliori premiando un buon comportamento piuttosto che punendone uno cattivo, specialmente con i bambini e gli animali.
    Le punizioni, date in risposta al non aver fatto quanto atteso, è bene utilizzarle solo in casi eccezionali perché, sebbene possano agire da deterrente, non è escluso che inneschino dei comportamenti problematici dettati dal risentimento e dalla frustrazione. Inoltre le frustrazioni, nel bambino ma anche negli adulti, non migliorano l’autostima, elemento fondamentale nella maturazione della personalità e della conoscenza.
  17. Quando sei in hotel, tieni tutto in bella vista e in un solo posto. Non mettere nulla nei cassetti, altrimenti te ne dimenticherai. Se hai bisogno di avere qualcosa a portata di mano e lontano dal resto, mettigli vicino altri due oggetti abbastanza visibili. E’ più difficile dimenticarsi di tre cose che di una sola.
    Ordine e memoria sono legati e si nutrono reciprocamente, dunque se gli oggetti così come indicati dal suggerimento quando si è ospiti in hotel, occupano un posto visibile, la loro immagine viene facilmente interiorizzata ed utilizzata al bisogno. L’arte dell’ordine ha origini antichissime. Nel buddhismo gioca un ruolo chiave, non solo perché Buddha, come quasi tutti i leader spirituali era distaccato dagli oggetti e minimalista, ma anche perché per i monaci buddhisti ordinare è una vera e propria forma di meditazione. Questo perché sono convinti che tener ordinato il luogo in cui si vive significa essere ordinati anche dentro.
  18. Siate dei professionisti. Eseguite il backup del backup. Disponete di almeno un backup fisico e di un backup nel cloud. Abbiate più copie di ciascuno di essi. Quanto sareste disposti a pagare per recuperare tutti i vostri dati, foto e appunti se i perdeste? I backup sono più economici dei rimpianti.
    Le best practice suggeriscono di pianificare un backup completo dei dati almeno una volta la settimana; a seconda delle tipologie del lavoro, l’ideale è procedere con le operazioni di backup durante i fine settimana o fuori dell’orario di lavoro. Per integrare i backup completi settimanali le aziende in genere pianificano l’operazione secondo un criterio completo, differenziato e incrementale.
    Quali sono le differenze?
    1. Un backup completo significa attivare un processo che, ex novo, duplica completamente un intero set di dati. Sebbene sia considerato il metodo di backup più affidabile, l’esecuzione di un backup completo richiede molto tempo e impone l’uso di un numero elevato di dischi, di nastri o di chiavette;
    2. Fare un backup incrementale significa generare una replica soltanto di ciò che è stato modificato rispetto all’ultimo backup;
    3. Il backup sintetico completo è una variante del backup differenziale nella quale il server di backup produce una copia completa aggiuntiva che si basa sul backup originale e sui dati ricavati dalle copie incrementali. Molto utilizzato al momento, è il backup in cloud. Ma attenzione, avere i dati solo sul cloud non significa aver effettuato un back-up.

  19. Per massimizzare il risultato, concentrati sulle opportunità piuttosto che sui problemi.
    Problemi, problemi e problemi da risolvere che talvolta, però, celano le opportunità. Il vero imprenditore che si distingue dagli altri è colui che le sa riconoscere, anche rischiando, e le persegue con costanza.
  20. Non c’è medicina migliore per una famiglia che cenare insieme senza cellulari, televisioni o computer.
    Orami al ristorante si vedono famiglie con il cellulare in mano e nessuno che dialoga più. Eppure Il senso di famiglia nell’era in cui i rapporti umani sono sempre più distaccati, si può e si deve costruire proprio a tavola, dialogando e confrontandosi, evitando le distrazioni.
  21. Leggete con costanza ai vostri figli. Sarà il miglior insegnamento che possano ricevere.
    Le evidenze scientifiche dimostrano come la lettura ad alta voce, eseguita con costanza da persone emotivamente rilevanti per il bambino, aumenti l’attivazione di zone neurologiche, faciliti la relazione, l’attenzione condivisa, lo sviluppo del linguaggio e la comprensione. Non è solo questione di parole, di arricchimento del lessico, perché il linguaggio è legato in modo indissolubile al pensiero, ne condiziona la struttura ed è uno strumento essenziale per la vita culturale, emotiva e sociale.
  22. Per gli obiettivi più ambiziosi, misura i tuoi progressi dal punto di vista di partenza piuttosto che da quello di arrivo.
    Siamo sempre portati a un continuo confronto con gli altri, ma la vera chiave di volta è confrontarci con stessi, con i progressi fatti.

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