La responsabilità delle persone giuridiche (d.lgs. n. 231/2001) sta diventando un tema sempre più sentito dalle società, in quanto a seguito della commissione di un reato da parte di un soggetto operante nella società (apicale o subordinato) possono scaturire conseguenze molto gravose anche per la società stessa e non solo per la persona fisica.
Si pensi per la persona giuridica:
- alla sanzione di tipo pecuniario (sempre prevista);
- alle sanzioni interdittive;
- alla confisca;
- alla pubblicazione della sentenza.
I MOG
I modelli di organizzazione, gestione e controllo rispondono, in primis, ad una funzione di tipo preventivo: mediante l’adozione dei modelli l’ente collettivo previene la realizzazione di reati nell’ambito della sua attività d’impresa. I modelli organizzativi si compongono di regole cautelari finalizzate alla prevenzione del rischio-reato.
Essi, inoltre, comportano rilevanti vantaggi per l’ente, permettendo allo stesso di andare esente da responsabilità se adottati prima della commissione del reato o di ottenere una mitigazione della pena se adottati successivamente.
Più nello specifico, in base agli artt. 6 e 7 del d.lgs. 231/2001, l’adozione e l’efficace attuazione di idonei compliance programs prima della commissione del reato presupposto, assicurano all’ente l’esonero dalla responsabilità. Mentre, secondo l’art. 12, comma 2, lett. b), l’adozione e l’attuazione di modelli organizzativi idonei successivamente alla realizzazione del reato (ma prima della dichiarazione di apertura del dibattimento), comporta la riduzione della sanzione pecuniaria da un terzo alla metà. E ancora la successiva adozione dei modelli, in base alla lett. b) del primo comma dell’art. 17, può determinare l’esclusione delle sanzioni interdittive (qualora ricorrano le altre condizioni indicate nella norma), la sospensione e la revoca delle misure cautelari in seguito alla riparazione delle conseguenze del reato, ex artt. 17 e 49, ed infine la possibilità di ottenere la conversione delle sanzioni interdittive in sanzioni pecuniarie nel caso in cui la riparazione delle conseguenze del reato sia stata attuata tardivamente, ex artt. 17 e 78.
In questa sede ci si limita a sottolineare un aspetto fondamentale: l’estensione del catalogo dei reati-presupposto, e soprattutto l’inclusione di reati colposi, si pensi alle fattispecie in tema di sicurezza del lavoro e di ambiente, rende sempre più indispensabile per gli enti adottare un idoneo, specifico ed aggiornato modello di organizzazione, gestione e controllo. L’inclusione dei reati colposi implica, infatti, che l’ente, e cioè i soggetti apicali o subordinati che lo costituiscono, ben possono non volere la commissione del reato ma la sola imprudenza, imperizia o negligenza origini una responsabilità dell’ente, se sussistono gli altri presupposti previsti dal d.lgs. 231/2001.
COSTRUIRE UN BUON MODELLO
È bene precisare che il modello di organizzazione, gestione e controllo per essere ritenuto idoneo deve essere attagliato sulla specifica realtà aziendale; sono del tutto inefficaci i modelli affetti da genericità e che non considerano (o lo fanno solo in parte) i processi di quella specifica azienda.
Spesso, nelle realtà aziendali, si vedono modelli “copiati da internet e incollati” (in quanto la società desidera solo risparmiare, evidentemente) o del tutto simili a quelli di altre società: è importante che l’imprenditore sappia che in tal caso egli avrà in mano un plico di fogli che non avrà nessuna efficacia a livello giuridico.
Il modello di organizzazione, gestione e controllo, di converso, deve essere come un “vestito su misura” e perciò deve considerare gli specifici e peculiari processi aziendali di quella determinata società.
IL MODELLO ORGANIZZATIVO PER LE PICCOLE, MEDIE E GRANDI SOCIETÀ
Alla luce di quanto osservato sopra, è importante sottolineare che il modello dovrà essere differente a seconda che ci si trovi di fronte a una piccola, media o grande società.
Tuttavia, è bene specificare che oggi nessuna società può dirsi esente da questa nuova forma di responsabilità, anche le piccole realtà possono essere chiamate a rispondere soprattutto perché l’introduzione dei reati colposi in tema di salute e sicurezza sul lavoro ha esteso fortemente l’area dei reati c.d. presupposto e cioè dei reati che fondono la responsabilità della persona giuridica (che, spesso, si affianca alla responsabilità della persona fisica).
Naturalmente, è indispensabile che il professionista esperto effettui una incisiva mappatura dei rischi che evidentemente, lo si ribadisce, sarà profondamente diversa tra una piccola realtà ed una medio-grande.
Un ulteriore fattore – tra i molti da considerare – è il campo di attività in cui opera la società; vi sono, ad esempio, settori particolarmente rischiosi in tema di sicurezza sul lavoro (si pensi all’edilizia), altri particolarmente delicati in riferimento ad alcune fattispecie criminose punite (sia sufficiente pensare ai reati contro la Pubblica Amministrazione a cui possono essere particolarmente esposte le società che operano continuativamente o spesso con la Pubblica Amministrazione).
UN CONSULENTE O UN TEAM DI CONSULENTI?
Redigere un modello di organizzazione, gestione e controllo efficace è attività complessa che richiede specifiche competenze tecnico-giuridiche.
Il consiglio è quindi quello di affidarsi ad un consulente di valore che abbia una specifica competenza sulla materia: la scelta deve essere ben ponderata.
Spesso il consulente si avvarrà di figure diverse (consulente aziendale, avvocato, consulente finanziario) poiché è necessario che la costruzione del modello di organizzazione, gestione e controllo sia il frutto di un lavoro congiunto che analizzi i vari aspetti: il team di consulenti è, quindi, sicuramente una opzione che, almeno sulla carta, offre la garanzia di ottenere un risultato migliore.
Infine, ci si permette di raccomandare di diffidare dai soggetti che offrono la redazione di un modello di organizzazione, gestione e controllo a basso prezzo: se così è si tratterà spesso di modelli copiati, standard e, quindi, del tutto inefficaci.
D’altronde, come si è visto sopra, l’adozione di un articolato ed efficace modello di organizzazione, gestione e controllo assicura numerosi vantaggi all’azienda e perciò l’investimento è davvero ripagato.
Si precisa che naturalmente il presente contributo non ha carattere di completezza, stante i limiti di spazio e la complessità della materia, ma il solo scopo di fornire ai lettori qualche notizia di possibile utilità.