Un tesoretto per la formazione continua

Quasi 700 milioni, tra residuo 2019 e nuovi stanziamenti, sono stati messi a disposizione per la formazione continua, con l’obiettivo di rinforzare il capitale umano delle imprese dopo l’emergenza provocata dalla pandemia da coronavirus.

Tali fondi  sono ripartiti in due tranche, l’una da stanziare tramite avvisi e l’altra in conto formazione/conto individuale/e conto di gruppo.

A tali risorse possono accedere, nel 2020, le imprese aderenti a cinque fra i più grandi fondi  interprofessionali istituiti con la legge 388/2000 sulla base di accordi interconfederali stipulati con le organizzazioni sindacali di datori di lavoro e lavoratori.

formazione aziendale

Welfare e industria 4.0

Welfare e industria 4,0 mantengono ancora un ruolo predominante nelle proposte formative, anche se l’emergenza Covid-19 ha introdotto nuovi importanti tematiche, in primis quelle del lavoro smart.

Il lavoro agile, oltre ai temi dell’AGE MANAGEMENT (intendendo con esso una serie di interventi aziendali strutturati e coerenti fra loro volti a valorizzare i punti di forza dei lavoratori in considerazione  della loro età anagrafica; questa, se compresa nel suo valore umano e professionale, può influire positivamente sull’andamento dell’azienda) e del GENDER GAP (divario di genere, esistente fra uomini e donne, che impatta profondamente nei vari ambiti di vita, compreso quello del lavoro) costituiscono altrettanti focus della formazione.

Proprio il lavoro smart, oltre alla digitalizzazione, sta al centro delle iniziative di Fondirigenti, il quale per l’anno in corso ha stanziato 22 milioni, di cui 13 sul conto formazione e aperto nuovi bandi alla luce dell’emergenza Coronavirus.

Per i 78 mila dirigenti interessati e le 14 mila imprese aderenti, il Fondo porta avanti anche iniziative strategiche: estremamente interessante è il progetto D20 destinato a cento giovani talenti usciti dal mondo della scuola per accompagnarli ad una formazione comune basata su un tour per la scoperta delle migliori delle più importanti organizzazioni economiche nazionali ed internazionali e un project work per sperimentare quanto appreso in un’ottica di innovazione.

Finanziamento Formazione Aziendale – Fonarcom

L’avviso sperimentale dedicato alle politiche del lavoro costituisce l’elemento prioritario nelle linee di sostegno di Fondimpresa, il più grande dei fondi interprofessionali, che prevede due tipi di interventi. Il primo intende finanziare moduli di formazione   orientativa e/o professionalizzante finalizzati al reimpiego o all’ottimizzazione dei lavoratori, anche in Cigs. Il secondo intervento finanzia moduli di formazione professionalizzante destinata ad aziende le quali cercano personale e quindi intendono formare disoccupati e inoccupati da assumere in forma stabile.

Il finanziamento – cosa estremamente interessante – impegna le aziende all’assunzione di almeno il 70% delle persone formate con tali contributi.

Per tale operazione di incontro fra domanda ed offerta è previsto il coinvolgimento dei centri per l’impiego e di altri centri dedicati all’intermediazione.

Il budget messo a disposizione da Fonarcom (fondo di riferimento di artigiani, Pmi e lavoratori del terziario) interessa oltre 1 milione di lavoratori e viene distribuito prevalentemente sulla base di avvisi.

fonarcom

A fronte dell’emergenza Coronavirus anche il fondo promosso da Cifa e Confsal ha ampliato la sua tradizionale offerta di contributi lanciando altresì alcuni interessanti webinar sullo smart working, che hanno registrato  migliaia  di accessi.

Il Fondo For.te, attivo principalmente nel settore del commercio, logistica, turismo, servizi, spedizioni e  trasporto, mette a disposizione 148 milioni da distribuire tramite avvisi. Costituisce una novità assoluta l’attenzione al tema dello sviluppo sostenibile, distribuendo contributi prevalentemente ad aziende piccole e piccolissime.

Infine, il fondo dedicato a banche ed assicurazioni, il Fba,  ha attivato una serie di avvisi, in alcuni casi posticipando i termini per assorbire le problematiche relative al Covit-19.

Naturalmente al tesoretto di risorse sopra sintetizzato, si andranno ad aggiungere le numerose iniziative pubbliche, sia dai territori che dai piani di formazione europei che rientreranno nella programmazione europea 2021-2027 che prevedrà strumenti specifici per la ripartenza economica e sociale post emergenza sanitaria Covit-19.

In particolare gli interventi emergenziali mirano a supportare garanzie di sostegno al credito, a finanziare progetti delle imprese che si riconvertono per fronteggiare la crisi e ad erogare contributi a fondo perduto anche per favorire l’introduzione del lavoro agile nelle aziende private.

Si invitano dunque le realtà aziendali ad impegnarsi in una ricognizione costante delle opportunità e della scadenza dei bandi al fine di cogliere le opportunità plurime nel campo della formazione, definendo proposte e progetti capaci di qualificare il capitale umano, vero e fondamentare motore per la ripresa della produzione che ha posto questioni inedite dopo la profondissima crisi che stiamo attraversando.

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