Da qualche anno è nata in me una passione per le neuroscienze e due anni fa ho deciso di affrontare il test di ingresso per il corso di Scienze e Tecniche Psicologiche alla Sapienza. L’ho superato.
Ma c’era un ostacolo: la mia professione, che rappresenta da sempre la mia più grande passione e che continuo a mettere al primo posto. Nonostante questo, ho scelto di affrontare la sfida. Ecco quattro lezioni che ho imparato lungo il percorso:
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Conta il processo.
Avevo certamente degli obiettivi, ma ho scelto di progredire passo dopo passo, coltivando l’interesse per la materia e il desiderio di approfondire. Ho imparato a innamorarmi del processo, senza guardare ossessivamente al risultato o all’esame. -
Le nostre idee nascono anche da quelle degli altri.
Lo diceva il mio professore del Dottorato, e lo confermo con convinzione. Se realizziamo qualcosa, è anche grazie alle persone che ci circondano. Ringrazio tutti i docenti della Sapienza, il Presidente del Corso Prof.ssa Silvia Cataldi, la Prof.ssa Piccardi, con cui ho potuto sviluppare una tesi sulla memoria topografica, il Prof. Luigi De Gennaro per le sue lezioni sul sonno, la Prof.ssa Pazzaglia per i preziosi insegnamenti di neuroscienze, e tutti coloro che non riesco a citare in queste poche righe ma che hanno lasciato un segno nel mio percorso. Un grazie sincero anche ai colleghi con cui ho condiviso fatiche e soddisfazioni. -
Pianificazione e metodo di studio.
Fin dall’inizio mi sono detta che il lavoro sarebbe rimasto la priorità. Per questo motivo, la pianificazione è diventata fondamentale. Come diceva Benjamin Franklin: “Se non pianifichi, stai pianificando il fallimento”. Il metodo di studio è stato un elemento chiave, e ringrazio Matteo Salvo per il valore che le sue tecniche di memoria hanno aggiunto alla mia preparazione. -
L’importanza della costanza.
Crescere un po’ ogni giorno, anche solo dell’1%, ma senza mai fermarsi. È una lezione che ho fatto mia grazie al libro di Luca Mazzucchelli. Ogni giorno conta, e l’obiettivo è non avere mai giornate “a zero”. Qualcuna, lo ammetto, l’ho saltata… ma nel complesso, sono state poche.
Alla crescita continua, sempre.