Richard Feynman è stato un fisico statunitense premio Nobel nel 1965 per l’elaborazione dell’elettrodinamica quantistica, ma non lo si può presentare solo come uno dei più grandi fisici teorici della storia perché Feynman fu anche molto altro.
Fu un pittore, un suonatore di bongo, un uomo colto e ironico che raccontava barzellette fulminanti, ma soprattutto amava affiancare alla sua opera di ricercatore, una importante attività di informazione scientifica.
Aveva fatto della curiosità e della divulgazione rigorosa, ma allo stesso tempo divertente, un suo atto distintivo e tale sua peculiarità la espresse più volte nelle conferenze e nelle interviste. Affermava che si possono memorizzare infinite nozioni, senza però comprenderne i concetti di fondo.
Le Tre Regole di Feynman
Famosa la sua dichiarazione “Non so che cosa non va nella gente: non imparano usando l’intelligenza , ma solo meccanicamente o giù di lì: Il loro sapere è così fragile!”
E di questa affermazione produceva numerose prove.
Di contro, per interiorizzare profondamente un concetto evitando ogni forma di nozionismo, Feynman indica tre tappe che definiscono un metodo, all’apparenza semplice, ma sicuro, se applicato in modo rigoroso.
- PENSATE DI INSEGNARE AD UN BAMBINO: studiato un argomento, pensate di trovarvi al cospetto di una classe di terza elementare e, con tecniche e strumenti adatti (block notes e lavagna) cercate di illustrare i concetti acquisiti rendendoli semplici e facilmente acquisibili. Vi saranno subito chiari i passaggi più difficili e complessi, che meritano ulteriori approfondimenti.
- COLMATE LE LACUNE: considerato che alcuni passaggi risultano poco chiari, è necessario tornarvi ponendovi quesiti ed interrogativi per trovare le spiegazioni giuste, per poter tornare così a quanto indicato al punto uno e descrivere l’argomento con scioltezza. In alcuni casi è sicuramente utile riprendere il libro di testo, gli appunti oppure cercare in altre fonti (ad esempio un sito internet autorevole che tratta della materia).
- ORGANIZZATE E SEMPLIFICATE: superate tutte le asperità e complessità dell’argomento, è necessario recuperare una visione d’insieme per rendere l’intera spiegazione comprensibile, scorrevole e interessante. Tutti i passaggi devono risultare scorrevoli come un fiume.
Questi tre punti, sui quali si articola la tecnica di apprendimento elaborata da Feynman, possono essere integrati da un passaggio opzionale di rinforzo. Chiedete ad un amico completamente a digiuno dell’argomento che si vuole sviscerare, di ascoltare la vostra presentazione per verificare la capacità di suscitare interesse e di seguire con attenzione i contenuti del nostro ragionamento.
Per riassumere, secondo Feynman, è di assoluta importanza allontanarsi dall’apprendimento mnemonico e ciò deve valere per tutte le discipline, sia in ambito umanistico che in ambito scientifico.
Solo quando si è davvero appreso un concetto si è in grado di ripeterlo usando parole semplici: questo ci “costringe” a leggere il materiale attivamente, quindi sì, lo studio passivo e ripetitivo è assolutamente sconsigliato.
E’ per tale convinzione che rimase assai deluso allorquando gli allievi della facoltà di fisica dell’università di Rio, malgrado i suoi insegnamenti innovativi, continuavano a mostrare un grande attaccamento al nozionismo, mostrandosi capaci di trasmettere contenuti senza averli compresi in profondità.
Eppure la semplice, ma fondamentale tecnica predisposta dal grandissimo fisico funziona per liberarsi da un nozionismo sterile che fa scorrere via velocemente i concetti (solo apparentemente) acquisiti.
Non vi resta che provare.
Lettura Consigliata
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