Agenda
Tenacia e cogliere l'attimo.
In ciò risiede l'abilità.
Il Saggio
Pianificare, programmare, passare all'azione
In un solo testo, un libro e un’agenda dedicati alle tecniche di memorizzazione e alla plasticità neuronale, ovvero la capacità della mente di adattarsi in base all'esperienza, ma anche all'efficacia delle mappe mentali e alla progettazione per obiettivi. Tutti elementi fondamentali in ufficio così come nella vita di tutti i giorni.
Il risultato è uno strumento innovativo ed efficace, il compagno ideale per manager, liberi professionisti, impiegati e, più in generale, per chiunque senta il bisogno di gestire il tempo e le risorse in modo più organizzato.
ESEMPIO MAPPA MENTALE DELL'ANNO
INTRODUZIONE METODOLOGICA. COME UTILIZZARE QUESTA AGENDA.
HOMO FABER: DIMENSIONE PERSONALE
E PROFESSIONALE IN UN UNICUM
DIFFICILMENTE SCINDIBILE
Nel panorama attuale, sempre più fluido e in costante cambiamento, al professionista e al manager sono richieste abilità e capacità che oltrepassano le competenze specifiche, le cosiddette hard skills. Ma è altrettanto vero che è difficile, se non impossibile, ottenere miglioramenti e un’evoluzione nel lavoro e nella professione se non si coltiva adeguatamente la dimensione personale. Oggi gli esperti sono concordi nel ritenere che difficilmente sarà possibile apportare un contributo valoriale elevato nel mondo professionale o aziendale se non cresce la persona. Ne deriva che sempre più la dimensione personale si coniuga con quella professionale e viceversa. È per tale presupposto che l’agenda non vuole scindere questi due aspetti, ma vederli in un unicum finalizzato a emancipare costantemente la qualità della vita e della professione.
Questo strumento intende essere innovativo in quanto da un lato mira a far sì che la persona monitori sistematicamente e accresca le componenti essenziali – crescita culturale, alimentazione sana, idratazione, esercizio fisico costante e igiene del sonno - che oggi gli scienziati ritengono concordemente basilari per una buona salute psico-fisica e, soprattutto, per mantenere il cervello sempre sano e aumentare la plasticità neuronale, e dall'altro persegua e realizzi gli obiettivi che si prefigge. Come si vedrà ampiamente nel prosieguo, ragionare per obiettivi e non, invece, utilizzare squisitamente il parametro "tempo", permette una resa migliore anche nel lavoro acquisendo una visione di medio-lungo periodo che è indispensabile nella realtà odierna.
L’agenda vuole supportare il miglioramento costante e continuo nella dimensione personale e professionale e a questo scopo un aspetto fondamentale, spesso sottovalutato, risiede nell'"analisi dell'efficienza" che è bene effettuare al termine delle settimane e dell’anno per individuare gli obiettivi raggiunti e quelli mancati. Tale valutazione, infatti, deve costituire uno stimolo all'approccio ponderato alle attività future.
Con riguardo alle due dimensioni, si è pensato di inserire alcuni box che intendono costituire minimi spunti di riflessione: alcuni concernono maggiormente la persona nello specifico considerata, altri la professione o l’azienda in un’ottica rivolta all'innovazione e alle tematiche emergenti. Le citazioni presenti, molte di personaggi celebri, desiderano rappresentare un’opportunità per il fruitore per pensare a particolari aspetti o cogliere qualche idea suggestiva.
AGILITÀ MENTALE E
PLASTICITÀ NEURONALE:
COME MANTENERLE E INCREMENTARLE
Per ogni individuo, e ancor più per coloro che ogni giorno sono sottoposti a forti carichi di lavoro, stress e necessità di assumere rapidamente decisioni importanti, è fondamentale mantenere l’agilità mentale, prevenire il declino cognitivo, e incrementare la plasticità neuronale.
Infatti «le connessioni del sistema nervoso possono essere modificate dall'esperienza, sia in termini funzionali (variazione delle quantità di neurotrasmettitore rilasciato), sia in termini di struttura (espansione o retrazione delle connessioni). Tali processi sono noti come fenomeni di plasticità neurale e rappresentano una proprietà caratteristica, ma non esclusiva, della corteccia cerebrale»1. Tuttavia, «la plasticità è una caratteristica peculiare del sistema nervoso in sviluppo; con il passaggio all'età adulta si verifica una notevole riduzione delle potenzialità plastiche dei circuiti nervosi, anche se una serie di studi ha evidenziato che un’adeguata stimolazione ambientale è in grado di indurre fenomeni di plasticità anche nel cervello adulto»2.
La comunità scientifica3 è concorde nel ritenere che alcuni fattori siano fondamentali per mantenere il benessere fisico e mentale, incrementare la plasticità neuronale e prevenire il degrado cognitivo.
Questi sono:
- la crescita culturale
Leggere, frequentare corsi, recarsi a convegni sono occupazioni che aiutano l’attività cerebrale. In particolare è stato dimostrato che «le attività cognitive stimolano la neuroplasticità e aumentano il numero di connessioni sinaptiche, garantendo una maggior scorta cerebrale per far fronte a un degrado neurologico. Per fare un parallelo con lo sport, è come avere una panchina più nutrita a cui attingere: in caso di infortuni potete proseguire la partita senza ritrovarvi in inferiorità numerica»4. All'apprendimento in generale e alla lettura (e anche alle strategie di lettura veloce) sono dedicati alcuni box nelle pagine successive. È necessario sempre ricordare come principio base che l’esercizio cognitivo in grado di costituire riserve cerebrali presuppone una stimolazione mentale che contenga questi tre elementi: impegno, varietà e novità. Perciò è sempre bene allenare abilità diverse, con livelli crescenti di difficoltà e apprendere sovente saperi prima non conosciuti (alcuni esempi: seguire un corso su argomenti poco noti, apprendere una nuova lingua, imparare a suonare uno strumento musicale, visitare mostre e musei con regolarità). - l'alimentazione sana
Sulla necessità di adottare un’alimentazione sana, varia e bilanciata che prevenga l’insorgenza di patologie anche gravi come quelle cardiovascolari, si è scritto molto e oggi il cittadino è ampiamente informato sulla necessità di adottare uno stile di vita salutare. Rimandiamo, perciò, ad alcuni box delle pagine successive per coloro che volessero qualche sintetica riflessione. - l'idratazione
Fattore importante ma spesso sottovalutato è l’idratazione. Il sessanta per cento dell’organismo è costituito da acqua e bere è indispensabile per mantenere le cellule in salute ma la sete, da sola, specie negli anziani, non fornisce indicazioni affidabili circa la necessità di assumere liquidi (si veda anche il box dedicato). - l'esercizio fisico costante
Si è scritto fattore “esercizio fisico costante” e non “sport” in quanto le ricerche hanno dimostrato che per prevenire gravi patologie, ma anche per ridurre ansia e stress, il movimento è fondamentale e non è necessario praticare un vero e proprio sport per ottenere importanti benefici. In particolare, risulta alquanto benefica l’attività aerobica in quanto favorisce la neurogenesi (si veda anche il box dedicato). - il sonno
In una società che dorme sempre meno, perché votata all'iperproduttività, dobbiamo riscoprire l’importanza del fattore sonno. Il sonno è cruciale per molti aspetti quali il potenziamento della memoria o il consolidamento sinaptico. Privazioni anche minime di sonno comportano difficoltà o rallentamento nell'apprendere nuove nozioni ed è noto a tutti come la stanchezza possa influire negativamente sulla capacità di attenzione (per esempio mentre si è alla guida). Perciò bisogna dormire le ore necessarie e in un ambiente che favorisca il riposo (silenzioso, fresco e buio, evitando di venire in contatto con luce blu, tipica di molti smartphone e tablet, prima di addormentarsi) e rispettare il proprio bioritmo. Al tema fondamentale del riposo, ampiamente inteso, sono dedicati alcuni box.
A questi fattori, taluni esperti aggiungono anche una buona socialità, ossia l’evitare un’eccessiva solitudine e il frequentare persone di valore che permettano dialoghi e relazioni stimolanti.
Continua
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